Hai bisogno di teleassistenza? Scarica Livecare

Blog

DECRETO SEMPLIFICAZIONI, LA LEGGE DI CONVERSIONE IN GAZZETTA UFFICIALE (A cura di eDotto.com)

Pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n 228 del 14 settembre 2020 la Legge 11 settembre 2020 n. 120 di conversione del Decreto Semplificazioni.
Il testo è passato senza ulteriori modifiche, sono quindi entrati in vigore anche tutti gli emendamenti che modificheranno il Codice della strada.
Tra le disposizioni più importanti del provvedimento, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, quelle per:• il rilancio dell’economia del nostro Paese profondamente colpita dal Covid-19;
• le semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia, oltre che dei procedimenti amministrativi;
• il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale nella PA;
• agevolare l’attività d’impresa, ambiente e green economy.

Dl Semplificazioni, amministrazione digitale: notifica con valore legale
Tra le novità più importati in materia di semplificazione dei rapporti con le Pa, l’articolo 26 del Decreto legge convertito disciplina le modalità di funzionamento della “Piattaforma per la notificazione digitale degli atti delle pubbliche amministrazioni”.
Possono aderire alla Piattaforma di notifica tutte le PA, gli agenti della riscossione e, limitatamente agli atti emessi nell’esercizio delle attività agli stessi affidati, anche gli altri soggetti preposti all’accertamento e alla riscossione di tributi ed altre entrate per conto degli enti locali.
Gli atti che possono essere oggetto di notifica digitale, tramite la suddetta Piattaforma, sono: tutti gli atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni delle pubbliche amministrazioni con esclusione degli atti del processo civile e penale, per l’applicazione di misure di prevenzione, amministrativo, tributario e contabile, oltre che tutti i provvedimenti e le comunicazioni ad essi connessi.
L’obiettivo è quello di semplificare alcuni meccanismi piuttosto complessi, come quelli della notifica di atti amministrativi, attraverso l’utilizzo di strumenti telematici, tra cui anche i meccanismi di blockchain, assicurando comunque tutte quelle caratteristiche di autenticità, immodificabilità, reperibilità ed integrità che sono necessarie per rendere validi gli atti amministrativi.
Il passaggio al digitale dovrebbe poi abbattere i costi e, allo stesso tempo, garantire la certezza dell’avvenuta notifica degli atti della PA, riducendo anche le tempistiche di consegna. Al momento, l’adesione alla piattaforma è su base volontaria sia per le amministrazioni che per i destinatari degli atti.
I cittadini e le imprese, autenticandosi alla piattaforma tramite le credenziali SPID e CIE (carta d’identità elettronica), acquisiscono la certezza di ricevere gli atti e i provvedimenti, non solo di natura impositiva, senza il pericolo di incorrere in mancati recapiti. I privati possono accedere alla nuova piattaforma notifiche anche attraverso l’app “Io” su smartphone.

Dl Semplificazioni, aumenti di capitali semplificati anche nelle Srl
L’articolo 44 del Decreto Semplificazioni convertito dalla Legge n. 120/2020 reca alcune disposizioni a favore degli aumenti di capitale societari.
È disposto che fino alla data del 30 giugno 2021, a condizione che sia rappresentata almeno la metà del capitale sociale, sono approvate con il voto favorevole della maggioranza del capitale rappresentato in assemblea, anche nel caso in cui lo statuto preveda maggioranze più elevate, le deliberazioni aventi ad oggetto:
• gli aumenti di capitale sociale mediante nuovi conferimenti, anche in denaro, e non solo in natura;
• l’introduzione nello statuto della delega agli amministratori ad aumentare il capitale sociale.
La precedente scadenza dei quorum semplificati era fissata al 30 aprile 2021.
Tali misure, finalizzate ad agevolare ed incentivare le operazioni di aumento di capitale, valgono anche per le Srl.
Oltre a queste previsioni di carattere temporaneo, sono state apportate anche alcune modifiche della disciplina “a regime”, come per esempio quella che sancisce che “per l’esercizio del diritto di opzione deve essere concesso un termine non inferiore a quattordici giorni dalla pubblicazione dell’offerta nel sito internet della società con le modalità sopra descritte, o, in mancanza, dall’iscrizione dell’offerta nel registro delle imprese”.